Pochi ricorderanno che i ceci erano utilizzati nell’800 per punire gli allievi più indisciplinati, obbligati a passare intere ore in ginocchio sui ceci, era la punizione più umiliante e dolorosa, forse è questo uno dei motivi per i quali i ceci non sono molto amati dai miei pazienti più anziani 😀

Ma per la nostra salute non sono una punizione! É importante magiare i ceci poiché presentano diversi potenziali benefici e, in combinazione con altri legumi e cereali, potrebbero avere effetti benefici su alcune patologie come la CVD (sono in grado di abbassare i livelli di colesterolo), il diabete di tipo 2, le malattie dell’apparato digerente e alcuni tipi di cancro.

Nella mia terra (Salento) un piatto tipico a base di ceci è “ciciri e tria”, preparato con ceci e tagliatelle (tria) a forma di spirale senza uova (di cui una parte viene fritta), è una ricetta molto antica, menzionata addirittura dal poeta Orazio già nel 35 a.C. (“inde domum me ad porri et ciceris refero laganique catinum, Orazio, Satire, 1, 6, 114 – “ me ne torno a casa alla mia scodella di porri, ceci e lasagne”). Sono sincera, i ceci senza le tagliatelle non mi fanno impazzire, per questo cerco sempre di escogitare abbinamenti nuovi per farmeli piacere.

Nella foto ho preparato un piatto tipico della cucina marchigiana fatto con ceci, funghi porcini, pomodori e rosmarino. Un piatto squisito e salutare che diventa “piatto unico” abbinato a crostini di pane. In un unico piatto abbiamo primo, secondo, contorno e condimento, più veloce di così 😀 ? L’unico problema è l’ammollo (12h), ma cercate di evitare di utilizzare i legumi precotti, sono meno ricchi di proprietà benefiche perché parte di queste viene persa durante le varie fasi di lavorazione e pastorizzazione.

Il cece (nome latino Cicer arietinum L., “Cicer” significa “potenza” e “arietinum “ per la loro somiglianza alla testa di un ariete) è un importante legume coltivato e consumato in tutto il mondo, soprattutto nei paesi afro-asiatici. Rappresenta una buona fonte di carboidrati e proteine (la qualità delle proteine ​​è considerata migliore rispetto agli altri legumi). I ceci contengono quantità significative di tutti gli amminoacidi essenziali ad eccezione degli amminoacidi contenenti zolfo, che possono essere integrati aggiungendo cereali (pasta, riso, pane, orzo, farro, ecc.). Il principale carboidrato è l’amido, seguito da fibre alimentari, oligosaccaridi e zuccheri semplici (glucosio e saccarosio). Sebbene i lipidi siano presenti in quantità basse, il cece è ricco di acidi grassi insaturi, importanti dal punto di vista nutrizionale, come gli acidi linoleico e oleico e contengono sali minerali come Ca, Mg, P e soprattutto K. I ceci sono una buona fonte di vitamine come la riboflavina, la niacina, la tiamina, il folato e il il β-carotene, precursore della vitamina A. Come gli altri legumi, i ceci contengono anche fattori anti-nutrizionali che possono essere ridotti o eliminati con la cottura.

I ceci sono i legumi più consumati e sono i protagonisti di tantissime ricette medio orientali, come l’hummus, ma anche tutta la nostra penisola ha ricette tipiche con i ceci (panelle, farinata, ecc.). In passato era il cibo preferito dai gladiatori, perché molto energetico, ma oltre alle proprietà nutritive nel mondo antico ai ceci si attribuivano virtù afrodisiache. I Romani utilizzavano il termine “cicer” come soprannome dato a chi aveva sul volto un’escrescenza a forma di cece ( ricordiamo il celebre oratore Marco Tullio Cicerone).

Cottura dei ceci e qualche dritta per preparare il piatto in foto

Dopo un ammollo di 12 ore i ceci devono essere lessati a fuoco basso, coperti di acqua ( 2 dita circa). L’acqua, oltre al sale, può essere aromatizzata con erbe come salvia, rosmarino, sedano e alloro (per la mia ricetta ho aggiunto solo del sale). Il tempo di cottura è di circa 3 ore. Per il mio piatto ho scaldato un po’di olio con aglio e rosmarino, poi ho aggiunto i funghi, a metà cottura i pomodori tagliati a pezzi e privati della pelle, sale e pepe. A cottura ultimata ho unito i ceci e servito con una spolverata di prezzemolo tritato e un filo di olio EVO.

Buon appetito 😉